Il 20 novembre 2024, il Senato italiano ha approvato in via definitiva la riforma del Codice della Strada, introducendo misure più severe per contrastare la guida in stato di ebbrezza. Una misura contestata da alcuni produttori vinicoli. Ad esprimersi apertamente sulle nuove sanzioni per chi guida in stato di ebrezza in Italia è stato il veneto Sandro Bottega, noto imprenditore del Prosecco.
SANZIONI PER LA GUIDA IN STATO DI EBBREZZA IN ITALIA
Le nuove disposizioni prevedono sanzioni incrementate in base al tasso alcolemico rilevato:
- Tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 g/l: multa da 573 a 2.170 euro e sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
- Tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l: arresto fino a 6 mesi, multa da 800 a 3.200 euro e sospensione della patente da 6 mesi a un anno.
- Tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l: arresto da 6 mesi a un anno, multa da 1.500 a 6.000 euro e sospensione della patente da uno a due anni.
Inoltre, per i recidivi, è previsto l’obbligo di installare il dispositivo “alcolock” sul veicolo, che impedisce l’accensione del motore se viene rilevato un tasso alcolemico sopra lo zero.
Obbligo di “alcolock” per i recidivi
Per chi è stato sanzionato per guida in stato di ebbrezza con un tasso superiore a 1,5 g/l nei due anni precedenti, scatta l’obbligo di installare l’alcolock. Questo dispositivo impedisce l’avvio del veicolo se il conducente ha un tasso alcolemico superiore a zero, promuovendo comportamenti responsabili alla guida.
Divieto assoluto di consumo di alcol per i recidivi
I conducenti recidivi, oltre all’installazione dell’alcolock, sono soggetti a un divieto assoluto di consumo di bevande alcoliche prima della guida per un periodo di due o tre anni, in base alla gravità dell’infrazione.
Revoca della patente e confisca del veicolo
In caso di recidiva, è prevista la revoca della patente e la confisca del veicolo, salvo che appartenga a persona estranea al reato.
SANDRO BOTTEGA: «SI PENALIZZA CONSUMO MODERATO ALCOL E OPERATORI»
«Così si penalizza il consumo moderato di alcol. Anche se il principio non fa una piega, nella realtà dei fatti temo che per togliere un dente guasto si stia provando a togliere tutti i denti». È il commento di Sandro Bottega, imprenditore veneto a capo del colosso del Prosecco Bottega Spa, in merito alle recenti modifiche al Codice della Strada. Al centro delle critiche del produttore, le nuove disposizioni che prevedono sanzioni molto più severe per la guida in stato di ebbrezza.
«Si rischia di ritirare la patente a chi ha bisogno dell’auto per andare al lavoro – evidenzia Bottega – e non fa assolutamente abuso di alcolici. Sarebbe stato più giusto responsabilizzare i cittadini mantenendo il limite di 0,5 grammi per litro come accettabile e inasprendo le sanzioni solo per chi supera un tasso elevato, ad esempio 1 grammo per litro». Il rischio, sempre secondo Bottega, è che a pagare il prezzo più alto non siano gli incoscienti, che continueranno a trasgredire, ma le persone comuni e gli operatori del settore, come produttori di vino e alcolici, penalizzati da regole che impattano anche chi beve moderatamente, come un calice di vino durante una cena di lavoro.
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.